Il nostro lavoro
Tra le mura silenziose del monastero, immerse nella preghiera e nel ritmo armonioso della vita monastica, le monache benedettine vivono secondo il principio Ora et labora: pregare e lavorare, un equilibrio che dà senso e profondità a ogni gesto quotidiano. Qui, il lavoro non è solo un mezzo per sostenere la comunità, ma un’offerta, un modo di trasformare il tempo in qualcosa di prezioso e duraturo. Così, con pazienza e dedizione, le monache modellano ceri, coltivano la terra e raccolgono le olive, dando vita a prodotti che racchiudono tutto il valore della semplicità e della cura.
Nel laboratorio del monastero, le monache danno forma ai ceri con gesti antichi e precisi, sapendo che ogni candela accesa è una piccola preghiera che si innalza, un segno di speranza e devozione. La lavorazione è lenta e meticolosa: la cera viene fusa, colata negli stampi, poi rifinita a mano con cura. Nulla è lasciato al caso, perché questi ceri illumineranno momenti di raccoglimento, accompagneranno celebrazioni, porteranno conforto a chi si affida alla luce della fede. Il loro bagliore delicato è il riflesso di una spiritualità profonda, fatta di silenzio e di ascolto, di tempo dedicato a Dio e agli altri.
A pochi passi dal monastero, l’orto è un piccolo angolo di pace, dove la terra viene lavorata con rispetto, senza fretta, seguendo il ritmo delle stagioni. Seminare, annaffiare, raccogliere: ogni giorno porta con sé un compito, un’attenzione speciale per le piante che crescono sotto il sole e la pioggia. Le monache conoscono il valore della terra, la coltivano senza forzarla, lasciandole il tempo di restituire i suoi frutti. L’orto non è solo una fonte di cibo per la comunità, ma un luogo di meditazione e gratitudine, un promemoria che la natura sa donare abbondanza a chi la custodisce con amore.
Ogni anno, all’arrivo dell’autunno, tra i rami argentati degli ulivi inizia la raccolta delle olive. È un momento speciale, che le monache vivono con gioia e impegno, sapendo che ogni piccolo frutto racchiude il lavoro di un intero anno. Le olive vengono raccolte a mano, una a una, con attenzione e rispetto, perché solo così si ottiene un olio puro, dal sapore autentico, che porta con sé la storia di un territorio e la dedizione di chi lo cura con passione. L’olio che ne nasce è dorato, profumato, genuino: è il risultato di un lavoro silenzioso e costante, proprio come quello della vita monastica.
Per le monache, lavorare non è mai solo un dovere: è un’occasione per stare in comunione con Dio, per rendere ogni gesto un piccolo atto d’amore. Modellare un cero, raccogliere un ortaggio, cogliere un’oliva: tutto si trasforma in preghiera, in un dialogo con il Creatore che passa attraverso le mani e il cuore.
Così, nel monastero, si custodiscono e si tramandano tradizioni antiche, ma soprattutto si vive un messaggio di semplicità e di bellezza: la certezza che anche nelle cose più piccole, nei lavori più umili, si può trovare qualcosa di grande, qualcosa che illumina e nutre, proprio come una candela accesa o una goccia d’olio che profuma di terra e di vita.